CHI SIAMO
Siamo I Sentinelli di Milano, nati come un movimento informale tra il serio e il faceto nell’autunno del 2014 per rispondere con l’ironia all’odio delle Sentinelle in Piedi, e da dicembre 2021 Associazione A.P.S.
Da allora ci contrapponiamo con leggerezza e passione a tutti i soprusi, discriminazioni e violenze che colpiscono la vita di molti: dalle persone della comunità LGBT ai migranti, dalle vittime di stalking a quelle di razzismo, dalle donne ai malati desiderosi di un fine vita dignitoso, dai pazienti di una sanità lombarda malata alle persone bullizzate, da chi è oggetto di odio sulla rete ai bambini delle famiglie omogenitoriali.
Perché i diritti o sono trasversali o non sono diritti.
Attraverso i valori della laicità e dell’antifascismo, combattiamo le nostre battaglie in piazza o sui social, seriamente, ma senza prenderci troppo sul serio!
L’avventura iniziò il 5 ottobre 2014: già da qualche giorno circolava la notizia che Le Sentinelle in Piedi, un gruppo di omofobi e sostenitori della famiglia tradizionale, avrebbero manifestato in varie città italiane e a Milano in piazza XXV Aprile.
Grazie al passaparola e al web, un piccolo gruppo eterogeneo per età e storia decise che la cosa non poteva essere ignorata. Mentre gli omofobi se ne stavano in piedi distanziati e con un libro in mano, le/gli altrə avevano al collo cartelli colorati al collo che dichiaravano le più improbabili e divertenti contrarietà.
C’era chi si proclamava contro il burro nel pandoro, la menopausa, i punti neri e l’insopportabile prurito intimo. Chi c’era ricorda che chiesero il permesso agli agenti di polizia di fare un girotondo attorno alle statuarie sentinelle. La cosa incuriosì non poco chi si trovava a passeggiare tra corso Como e Corso Garibaldi, a tal punto che furono un centinaio di persone che si aggregarono, anche attirate dalle canzoni che furono intonate
Da allora i Sentinelli di Milano hanno portato in piazza decine di migliaia di persone con manifestazioni in difesa della 194, contro l’odio in rete, passando per la difesa delle unioni civili e del ddl Zan.